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Corso prematrimoniale: le nostre risposte alle vostre domande più frequenti

I dubbi legati al corso prematrimoniale sono diversi e sempre più frequenti. Abbiamo pensato di riassumerli in questo articolo che abbraccia tematiche varie che vanno dai matrimoni misti all’incertezza sul pagamento del corso.

A quanti di voi vengono gli occhi lucidi solo a immaginare il rito d’ingresso, quando vedrete la vostra compagna nel suo splendente abito da sposa o quando incrocerete lo sguardo emozionato del vostro uomo mentre vi attende all’altare? Sapete che ci si può sposare in chiesa solo dopo aver completato un iter ben preciso, utile all’invio delle partecipazioni di matrimonio? L’iter comprende anche il corso prematrimoniale. Ecco che abbiamo pensato di dissipare le maggiori incertezze riportandovi i “se” più frequenti legati a questa importantissima tappa.

Se vogliamo sposarci senza attestato di frequenza?

Il corso prematrimoniale è una tappa imprescindibile per le coppie di sposi che scelgono di consacrare la loro unione davanti a Dio. C’è ben poco da discutere e pensare: non è una scelta da concordare o barattare col parroco per avere il via libera con gli inviti di matrimonio. Piuttosto, cercate dentro di voi tutte le motivazioni che vi stanno conducendo a questa scelta religiosa: se le sentirete davvero forti e radicate, vedrete che non avrete poi così tante difficoltà a iniziare questo bellissimo cammino.

Se il mio partner lavora in una città differente?

La questione può complicarsi, ad esempio, nel caso dei militari (specie se in missione) o comunque di quelle persone che per motivi lavorativi si trovano a diversi km di distanza. Se riuscirete a gestire con grande volontà d’animo la prova in atelier dell’abito da cerimonia uomo o l’allestimento floreale della chiesa, come affrontare invece, il problema del corso prematrimoniale? In questi casi, davanti a un’evidente difficoltà, il parroco può invitare la parte libera da impedimenti a frequentare il corso e la parte impossibilitata a sottoscrivere una promessa con cui si impegna a frequentare un cammino di preparazione alle nozze, appena libero. In casi eccezionali, il parroco può organizzare una sessione straordinaria e personalizzata, rivolta esclusivamente alla coppia che ha avuto difficoltà, fissandola nei giorni prima delle nozze.

Se il mio partner non è credente?

Come gestire invece il caso in cui la coppia è composta da un ateo e un credente? Ricordate che il matrimonio misto è previsto dall’ordinamento cattolico purché la parte atea si impegni a rispettare il culto del partner e quest’ultimo si impegni ad alimentare costantemente la propria fede. Ebbene, in questo caso il corso può essere frequentato esclusivamente dalla parte credente oppure da entrambi i futuri coniugi. Anche se la parte atea non parteciperà attivamente agli incontri, darà una grande prova di amore e vicinanza.

Se ci sposiamo in un’altra città?

Altrettanto frequente è il caso in cui una coppia decide di sposarsi in una città diversa da quella in cui vive e ha residenza. Se la selezione delle idee bomboniere matrimonio può avvenire in qualsiasi area geografica vi troviate, come gestire il problema di dove frequentare il corso prematrimoniale? Deve essere necessariamente svolto nella parrocchia scelta per le nozze? In linea di massima ciascun parroco preferisce seguire e accompagnare personalmente le coppie che unirà in matrimonio ma, davanti a evidenti impedimenti (di natura personale e logistica), il corso può essere frequentato nella parrocchia della città di residenza della coppia, che rilascerà l’attestato di frequenza trasmesso, insieme agli altri documenti utili, alla parrocchia in cui affettivamente verranno svolte le nozze.

Se abbiamo deciso di organizzare delle nozze lampo?

Per tutte quelle coppie che decidono di sposarsi senza troppo preavviso ovvero senza programmare allestimenti, decorazioni e abiti eleganti da cerimonia con largo anticipo, ma riducendo tutta la fase dei preparativi a solo mese, la soluzione migliore per gestire il corso prematrimoniale è quella di rivolgersi al parroco esponendo “il problema”. In questo caso, infatti, il parroco saprà indirizzarvi verso quella parrocchia che in quel lasso di mese a disposizione organizzerà un corso prematrimoniale, oppure potrà proporvi degli incontri personalizzati di preparazione alle nozze.

Se il parroco richiede il pagamento di una somma?

Il corso prematrimoniale non ha costo! Ci si iscrive, certo, ma non previo pagamento di una quota. Si tratta di un cammino, di una preparazione, di un percorso, non di un’ammenda. Stessa cosa vale anche per il rilascio dell’attestato: non ci sono bollettini da pagare. Perché può sorgere confusione? Perché a volte i parroci possono richiedere un’offerta a fine corso destinata alla parrocchia e che gli sposi possono scegliere liberamente di lasciare o meno (a fronte anche dell’impegno, della dedizione e degli spazi che la parrocchia avrà messo a disposizione per la riuscita del corso).

Insomma, qualsiasi problema può essere discusso e affrontato prima in coppia e poi col parroco purché abbiate un atteggiamento propositivo verso questo cammino, senza vederlo come un intralcio o un impedimento all’organizzazione delle vostre nozze. Il rito religioso, infatti, è intriso di momenti, rituali, e frasi di matrimonio che vanno ben oltre l’aspetto puramente materialistico legato alle nozze.

fonte: www.matrimonio.com